Io, che generalmente in QUEL MOMENTO LÌ sto con una mano dentro al frigo e l’altra nella credenza… non è che ne sappia proprio un granché di ‘ste robe qui da chaises longues…
Quando inizio a inabissare in quello che un tempo fu… (di Feb, Chris, Ele e Fra… ) beh, io in quel preciso momento capisco che è proprio meglio non capirlo perché tutto va sempre a fondo portandosi con sè il telecomando!
Chissà mai che a noi (ma soprattutto voi, golosi che non siete altro!) Kinder-generation non si sia ingegnerizzata la mente (mah?!) tra un morso e un modellino rotante/piroettante/ribaltante…
E se fossimo diventati belli e intelligenti solo per questo?
Mmmmm… ok… diciamo solo belli? Potrebbe essere!
Ad ogni modo che siate brutti piccoli e neri o no, quello che volevo dire è che IN QUEL MOMENTO LÌ… io non sono lì! Appunto.
Però le chaises longues pare vadano a ruba tra i sindaci e gli arcivescovi, del resto come biasimarli? Comode, sono pure comode…
Quanta musica è suonata di là in soggiorno tra fette di pane frettolosamente imbottite, anche di patatine. E quante cose sono cambiate nel corso del tempo; tante eccetto la Famiglia Mulino Bianco, Kaori e gli spaghetti Barilla n. 5… loro sono ancora lì. Loro ci saranno sempre, per sempre e ancora di più.
Perché diciamolo, su, “Che mondo sarebbe (stato)…
… senza tutti loro?!”