Le tua borsa di paglia gialla s’è rovesciata sul sedile posteriore. Rotola la bottiglia di coca. Scivola il mio costume bagnato… ora il tuo… ora la crema so-la-re. Allungo il braccio. Mi faccio male. Non ci arrivo… lascio stare.
Apro il finestrino, mi dici di chiuderlo. Apri la cappotta. Il sole mi cuoce la testa (non importa).
Mangi una caramella alla menta. Me ne passi una (orrore e raccapriccio!!). Esito. La guardo, la sfioro, la lancio dal finestrino (poco male!).
Siamo ferme. Ti slacci, ti sventoli, ti leghi i capelli.
Il semaforo è verde, il semaforo è rosso. Acceleri: è arancione.
Ho sete e la coca è calda. Ho sete e non c’è nulla da bere. Ho sete e rompo. Mi dici di mangiare una caramella, ti dico che la menta mi fa schifo…
Rompo. Mi dici di non rompere perché stiamo arrivando (so che è una bugia, perché siamo ferme).
Apro-chiudo-apro-chiudo il finestrino. Mi blocchi il finestrino. Ti dico di sbloccarmi il finestrino. Fai un gesto inconsulto. Mi metto paura (ma solo un po’).
Ti dico che ho sete. Mi dici che l’ho già detto. Ti dico che la coca è calda. Mi dici che l’ho già detto. (che pinneeeee!)
Metti una cassetta. Alzo il volume. Ti guardo. Mi guardi.
Sorrido… cantiamo, mamma…